Ciao, Francesco. Ciao, anche agli altri piloti caduti nei giorni scorsi. Ciao, Filippo. Ultimo di questa serie infausta di amici perduti.
Ho covato una settimana, parlato con Sergio, Dani, per scrivere due righe di cordoglio “ufficiali” da postare sul sito del club. Non so, non sono riuscito, forse non ho avuto tempo (funziona sempre, come scusa!).
Fatto sta che domenica, una notifica da “ faccia libro”, ecco, l’ultimo saluto a Francesco sarà a Bresso, in aeroporto, alle 15 di lunedì. Pensiero fisso per tutta la sera e anche lunedì mattina. Poi decido. Vado. Sperando di rappresentare degnamente il mio club così caro, la mia seconda (a volte prima) famiglia e casa.
Lungo la strada mille pensieri, agli incidenti così vicini nel tempo, poi a quelli più lontani, penso all’esperienza dell’ amico Paolo, la perdita del compianto Rino e poi ancora indietro, quando ancora non volavo… Ramstein . Senza accorgermi sono a destinazione; il parcheggio dell’ aeroporto è zeppo di vetture, infilo il Qubo in qualche maniera tra un albero e una vettura. Persone sul piazzale, silenzio, mi avvicino all’ hangar trasformato per l’occasione in una… Chiesa. Drappi neri e viola, e intorno, a vegliare, Zlin 50, Cap 21, Extra 330.
Caspita. Ci sono tutti. Erich e gli amici del “ We Fly! Team”, i “ Blue Voltige”, “Team Yak Italia” , ecco Luca Salvadori, passa veloce Rudy, Guido, il Senatore Leoni, i piloti del pizzocchero che vengono a trovarci nei we, e tante altre anime. Si perdono un po’ , nel grande hangar, ma tante tante anime. Una stretta di mano a Erich e a Graziano, senza parole, solo uno sguardo. Sono un po’ lontano dall’altare, a malapena vedo spiccare un casco giallo sopra una collina di fiori; non sento molto bene il cappellano che celebra la funzione, così mi perdo, faccio i miei viaggi, la testa (purchè vuota), diventa più pesante. Non c’è paura nel mio sentimento, la passione la tiene a bada, credo anzi spero sia così per tutti i piloti. Pensieri volti a capire cosa è successo, consapevoli che… certo, lo sappiamo, può succedere. Al termine della funzione, alcuni portano la loro testimonianza, scorrono applausi. Poi non ho capito chi, un giovane, chitarra in mano. Struggente, suona e canta la famosissima “Wish you were here” . Mi guardo intorno, lacrime, abbracci, anime distrutte. Wow!!. Finisce la Santa Messa, giusto un minuto per scrivere una frase su un grande libro “In memoria di Francesco Fornabaio”. Rimarrà, nero su bianco, il saluto da parte di AeC sondrio & Avio Valtellina. Credo di rappresentarli degnamente. Si.
Ciao a tutti.
P.
httpv://www.youtube.com/watch?v=DPL_SV3n7IU
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