Oh ma chi siamo?
Ragazzi, la squadra si consolida.
Ieri pomeriggio, solite corse contro i mulini a vento, e alle 18 il Vulcan RG I-8710 è pronto alla partenza. Equipaggio: Enrico ed io, destinazione Aero club Castelnuovo Don Bosco, per presiedere la sessione di esami VDS-M della scuola locale. Cielo plumbeo, turbolenza , ceyling verso 3500 ft qnh. Perfetto per attraversare il lago di Como. Ma porc….. Lungo gli anni ho visto di molto peggio, possiamo sempre rientrare, e scendere da normali terrestri. Non è necessario accordarsi, basta una occhiata, proseguiamo sull’ acqua a 3800/400o ft .Oltre siamo in nube. Sapendo che un’avaria motore equivale a un bel… bagno. Consapevoli anche di grande efficienza ed affidabilità di macchina e propulsore. Colico costone Sud, poi cross the lake on Bellagio, a seguire il ramo del lago verso Como. Le nuvole grattano il canopy, rapida discesa e siamo a 900 ft. Saronno VOR e avanti verso sud-ovest, a lambire il CTR di Malpensa, Cameri, Vercelli. Passiamo vicini ad una raffineria, ciminiere alla nostra quota, più o meno; alte fiamme si levano dai comignoli. Alla mente una triste canzone Italiana. 50 minuti di volo, ecco la pedemontana. Ma che belli sono questi posti? cavolo, colline su colline, verdissime e tutte coltivate. E’ l’astigiano, terra di vini, tartufi, formaggi, castelli medievali. Ormai ci siamo, 2 minuti al fix. orientamento 15-33 std, eccola, proprio tra due colline. chiamate senza risposta, sottovento, base, finale. Entriamo un pò bassi, tra due file di alberi. Però !! Pista tipo campo di patate, Vulcano tocca verso i 90 k, saltiamo un pò poi si stabilizza. Una piccola folla ci aspetta, mi vengono in mente gli ammaraggi alle Isole Solomon, con i villeggianti che sbucavano incuriositi dalla foresta. Mah !!
Spegnimento, zaini a terra, si presentano Paolo (istruttore) e il direttore della scuola. Francesca, il presidente del club, è assente (malata). Convenevoli, saluti a tutti i pinguini e “abilitandi”, un tavolo imbandito di prodotti culinari tipici è proprio di fronte all’ ingresso dell’ aula didattica; tiriamo dritti. Pianifichiamo l’attività col DG , briefing collettivo, controllo documenti. Liberiamo gli abilitandi, sotto con la prova teorica per i nuovi attestati.
L’ esame si svolge tranquillo, ogni tanto giro per i banchi , dò un occhio ai lavori, lancio sguardi di fuoco a chi esagera con i “passaggi” (ahaha che ridere), parlo di acrobazia, alianti, motori, regole dell’aria con lo staff della scuola ed Enrico. Dopo 40 minuti, i primi consegnano e iniziamo subito a correggere. Discreto il livello: uno ZERO, due UNO, un paio di CINQUE, ma tutti entro il fatidico 10%. Allo scadere dell’ ora, Giuseppe è ancora li che scrive, cancella, si percepisce qualche imprecazione ; Enry che è il titolare dell’ esame si avvicina e lo tranquillizza, gli dice di fare con calma. Il pinguino – stimo una sessantina d’anni, è giusto un attimino agitato, lo lasciamo lavorare, però prende alla lettera il consiglio. Consegna il manoscritto dopo 2 ore e 1/4, con i suoi colleghi, fuori, che lo “mandano a destra e a manca “e lo invitano a pagare da bere a tutti !! Promosso anche lui, in ogni caso, praticamente ha risposto a 210 domande: rivedendo la scheda ha passato in rassegna tutte le risposte di tutte i quesiti !!! Pasticcione dico io !!. Un pezzo è andato. Ormai sono le 22,30. Rimandiamo tutti alla mattina alle 08,00 e Giovanni – con la figlia Giulia – si offrono di accompagnarci all’ alloggio , e si uniscono alla cena. Verso mezzanotte nanna, la notte passerà tranquilla.
Come da schedulato, alle 08 tutti pronti al campo. Controlli esterni e al motore tutti insieme in hangar, con le prime domande fatte un pò a tradimento da Enri, che comincia a prenderci gusto. Mi lascia la gestione della prova teorica di navigazione per gli abilitandi al trasporto del passeggero, ed inizia i voli per gli attestati. Così, in veranda , 9 piloti si armano di plotter, cartine, regoli, cronometri, igrmetri, vaquometri, oscillografi – ma che cavolo dico – per pianificare una missone di navigazione a discrezionalità assoluta. Chiedo solo non un volo di 10 minuti, neanche di 5 ore!! Siamo alla ricerca di concetti consolidati, non è un esame IFR !!. I voli seguono ordinati, la prova teorica anche. Ogni tanto mi scappa l’occhio verso il Savannah in corto 33, o in riattaccata, o prossimo al touch down in atterraggio. I piloti mi chedono consigli sulla compilazione del flight log, partecipo attivamente al contraddittorio sull’ imbarco del carburante , piuttosto che sull’ utilizzo della radio. I ragazzi sono tutti coscienziosi, alcuni più rustici, altri più metodici, ma non ravviso personaggi particolarmente difficoltosi. Alle 13, l’ultimo degli allievi piloti conclude la prova pratica; aiuto Enrico ad uscire dal Savannah (si era incollato al sedile), e con Loredana, Team manager ICP approfittiamo della pausa per visitare l’azienda. Lei è una donna veramente sopra le righe, decisa, professionale, grande esperienza nel settore, ci illustra le varie fasi della produzione. Bello, bello.
Poi un boccone, rigorosamente accompagnato da acqua minerale, cafferino, e via per l’ attività del pomeriggio. Sono le abilitazioni, più selettive, più impegnative. Ho riportato ad Enrico le mie valutazioni sui piloti, e me le confermerà in volo. Tutti bene, reattivi, consapevoli sopra tutto, della situazione intorno a loro. Ogni tanto all’ atterraggio mi chiama: e però questo qui…. la bussola… spiegagliela un pò. E però questo qua…. la MAP el sa minga cusa l’è. E però quello la… il QNH…. ma dai !!! allora li porto in ufficio, quattro parole, due chiarimenti. A posto !!!!. Voli a gogo fino alle 17,30, una collezione di simulate al decollo, volo lento, stalli, stalli aggravati, rientri in simulata. Compilazione verbali, registri e quant’altro, briefing post esame con gli abilitandi prima, i nuovi aquilotti dopo. Tutto bene, tutti contenti. Esco dall’ ufficio e sono tutti li, con un sorriso da ebete stampato sulla faccia, come se avessero appena… si insomma, ecco. Questa è la miglior soddisfazione dopo tutto il lavoro svolto. L’ espressione stordita degli allievi. Salutiamo tutti un pò velocemente, sono le 18 , il cielo plumbeo non è il massimo e di sicuro abbiamo 60 minuti di volo davanti a noi. Già deciso che se il lago fosse ostico, ci saremmo fermati a Cogliate. Così non sarà, e alle 19,08 (2 min. oltre effemeridi) atterriamo a LILO. Esausti (Enrico di sicuro ed è comprensibile) ma proprio soddisfatti.
Grazie Enri, alla prossima.
Paolo
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