Adieu, Ape Maia

Adieu, Ape Maia

Ciao a tutti,

così oggi, l’ ULM TOP FUN I-B386 lascia Caiolo, verso la sua nuova casa, la sua nuova famiglia.

Sveglia di buon mattino, per sbrigare “due cosette”, l’aria è frizzante, cielo turchese, si preannuncia una splendida giornata settembrina. Alle 7 sono al campo, gli aerei  sul piazzale. Il giallone, sornione, baciato dal primo sole. Fabio armeggia sul P92, mi scorterà fino alla destinazione, e mi riporterà a casa. Carburante ?ok al tappo – idem olio miscelatore; cartina e log pianificazione ok sul cosciale, GPS ok acceso e impostato, controlli esterni e sono pronto. Partenza schedulata ore 07,00, sono già le 07,15. Anche Fabio si appresta a salire a bordo, poi…nooooo porc!! la ruota posteriore dx del Pino è un pò floscia. Quindi riapri l’ hangar, carica il compressore, ripristina la pressione, riponi il compressore…forse ci siamo. Check list start up a  freddo… choke, VIA DALL’EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEELICA !! …si l’elica gira, ma… neanche un colpettino. Riprovo dopo un minuto, niente; riprovo dopo un altro minuto… elica ferma!! Fabio chiama a rapporto qualche santino; osteria è vero che è fermo da 20 giorni, batteria down, non riesce ad innescare l’ accensione. Cinture via, corro in macchina , tengo sempre un booster a disposizione. Cofano via, connessione booster, VIA DALL’ ELICA !!  e il 582 parte, subito, con uno sbuffo dallo scarico degno di un F4U VOUGHT CORSAIR !.

Un paio di minuti per il warm up, poi spengo. Su il cofano, via il booster, chiudo l’ hangar. Forse ci siamo. 07,40.

Decollo 09, e inizio la salita verso l’ Aprica, mi servono almeno 4.500 ft, imposto  + 2,5/3  m/s- 5600 rpm – 90 km/h.

Problemino: il sole è  bassissimo, non vedo un accidente . Mi sposto un pò a sud, poi a nord, ma non migliora gran che. Ascolto i rumori della macchina e del vento, non è che ci abbia volato molto, su questo apparecchio, ed il trasferimento lo devo massimizzare, deve diventare scuola, mi serve per capirlo un pò. Soprattutto considerato che al destino, dovrò volare con i nuovi proprietari, che non so chi siano, che esperienza abbiano, dove vadano, cosa facciano… boh!

Ogni tanto sento fabio in frequenza, è decollato a sua volta, costone sud in salita.

Una nuvola provvidenziale copre la grande stella proprio in prossimità dell’ imbocco del passo dell’ Aprica. Grande, almeno vedo fuori qualcosa. In cambio, calcioni nel di dietro e vario da -4 a +5 !! . Noncurante, a 5000 ft ala in negativo, e l’ anemometro mi regala una manciata di km/h di velocità. Fino a Edolo, ancora al buio più completo, guardo sotto per avere un riferimento, augurandomi che non ci siano traffici convergenti, sarebbero pressochè invisibili. Anticipo la virata per 202°, sfiorando la montagna, ma finalmente ci si vede. Fabio mi chiede della visibilità, è dietro, non lo rincuoro granchè. Ecco, si apre la val d’Iseo. Che bella cavolo, non la ricordavo così, e poi stamane l’azzurro del cielo è spettacolare. Riporto al P92  la mia posizione, più volte, per agevolarlo nel localizzarmi. una ventina di minuti, ogni tanto qualche turbolenza, ed ecco il lago. 5500 ft per l’attraversamento. Da qui, Fabio mi perde di vista, ed ognuno arriverà a destinazione in autonomia. Bellissimo il lago, le foto parlano da sole. Appena inizia la pianura, puntuale una densa foschia, limita la visibilità a 4/5 km, ma ormai sono a 1000 ft, quindi nessun problema, poi a 120 km/h ancora meno. Individuo il campo, chiamata con risposta, mi inserisco in sottovento 19 per l’ atterraggio. Intanto un biplano tubi e tela monoposto, è in finale ed il P92 riporta “cielocampo 1500”. dopo controllo manica, flap a zero, riduzione velocità, flap 1, faro e guarda la pista. Base, finale con due alberoni proprio in corto, engine idle e il Top Fun è bello che a terra. La peppa , penso, manco ci volassi da sempre. Libero a dx, chiedo istruzioni per il parcheggio, mentre anche il 43 è prossimo all’ atterraggio. Spegnimento , scendo; mi danno il benvenuto il gestore (nome non lo ricordo) poi Italo e Luca , i nuovi proprietari. Arriva anche Fabio, che lamenta “sta visibilità di m…” , poi i padroni di casa ci offrono un caffè e facciamo un breve briefing sul da farsi.

Italo mi spiega che sta volando con  un Savage, ovvero un aereo con elevate prestazioni STOL, in configurazione biciclo e in tandem. Fosse stato  anche ala bassa , praticamente l’ esatto opposto dell’ Ape.

Ma tant’è, saliamo a bordo , controlli interni , start up e rullaggio. Prima di invadere la pista, configurazione e prova magneti. In più, due dettagli sulla procedura di decollo, in particolare sull’ alleggerire il muso in accelerazione (sul biciclo infatti, piuttosto si alleggerisce la coda). Allinea e decolla 19, 86. Lo aiuto un po’, la pedaliera è molto sensibile, stacchiamo e la tendenza ad impiccarlo. Spingi, saliamo a 80, non a 60! Eh però non sale come il Savage. Ma va? Guarda un po’….comunque, 3-4 circuiti, due sorvoli ed altrettanti atterraggi. Ci fermiamo per rifornire, e… brivido. Traguardando il motore dalle prese d’aria frontali,lo si vede imbrattato d’ olio. Gelo. Via il cofano, e il riduttore è completamente lavato d’olio. Fabio  tradisce una certa inquietudine, si imputa il strafilaggio all’ OR del riduttore. Il meccanico, presente al campo quella mattina, si offre per trovare dell’ olio adatto per un rabbocco, che viene effettuato. Anche il rifornimento, e scopriamo che non usano l’imbuto separatore! Ma lo sapete che 9 piantate su 10 sono dovute a carburante inquinato ? Ostrega !! ah ecco, adesso lo sappiamo ….

Una bella pulita al riduttore, rabbocco  olio e con Luca proseguo l’ attività. Questo è più sgamato, fa un sacco di domande alle quali rispondo puntualmente. Più autonomo da subito, anche lui lo impicca dopo lo stacco. Spingi !!  saliamo a 80, non  a 60 !!! . qualche difficoltà a retrarre i flap dopo 200 ft di guadagno di quota, complice la manetta che non è frizionata adeguatamente, e porta il motore al minimo. Con Luca  – credo – 6 o 7 circuiti, tocca e via, volo lento. Non proviamo lo stallo,invece avanti con atterraggi full flap, decolli senza flap, e per finire una simulata 19. Osteria non ci arriviamo, la interrompo a pochi metri dal granoturco. Bene, molto bene. Full stop, ultime considerazioni tecniche, poi mi defilo mentre Fabio “conclude”. Con piacere, apprendo che il locale gruppo aeromodellistico condivide l’ attività con gli ULM. La mattinata è volata, sono le 12 passate. Ultime strette di mano, e a bordo del P92 per il rientro. Nella caliggine, puntiamo a NORD, dopo 5 minuti siamo sul lago, da li in poi voliamo a memoria. Paesaggio incantevole, me lo sono proprio goduto. Scatto diverse foto, alcune le invio agli amici, altre le immagazzino. In 60 primi siamo a casa. Passiamo a 2500 ft QNH a Nord di Sondrio, qualcuno ha chiesto di vederci, mentre torniamo a LILO.  Caiolo, I-9643, lungo finale 27. Risponde Ale: unico traffico, vento calmo.

A terra, Daniela ci attende sorridente, paninozzo e… una gradita sorpresa. Torta di mele sfornata ad hoc per l’ occasione. Queste sono le cose che mi tengono vivo. La condivido immediatamente con i presenti: Daniela, fabio, Alessandro.

Ecco, ho finito, spero di non avervi annoiati.

Alla prossima.

Paolo.

eagleone

Networker - Istruttore/esaminatore VDS/M - Soccorritore certificato 118 - 30 anni di esperienza nel modellismo professionale aer/auto/heli/droni

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